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Modello organizzativo 231
e la responsabilità dell’impresa

14 Gennaio 2025Veronica Bugane

La finalità di questo documento è quella di spiegare brevemente come dotare la Vostra struttura di strumenti adeguati per gestire e/o controllare le aree a rischio degli illeciti penali perseguiti dal D.Lgs. 231/2001.

Il D.Lgs. 231/01 più volte aggiornato prevede la responsabilità delle persone giuridiche, delle società, delle associazioni anche prive di personalità giuridica per gli “illeciti amministrativi dipendenti da reato”. La responsabilità deriva dalla commissione di determinati reati da parte di soggetti che si trovano in un rapporto funzionale con l’ente e dalla circostanza che il reato sia stato commesso “nell’interesse dell’Ente o a suo vantaggio”. Il D.Lgs 231/01 si applica solo ad alcuni tipi di reato tra i quali reati contro la P.A. (pubblica amministrazione), reati societari, reati specifici per società quotate, reati transazionali, omicidio e lesioni colpose gravi o gravissime commessi con violazione delle norme antinfortunistiche e sulla tutela dell’igiene e sella salute sul lavoro. Caratteristica del D. Lgs. 231/01 è la presunzione di colpevolezza dell’ente, sul quale grava l’onere di dimostrare la mancanza di colpa.

L’ente ha facoltà di essere completamente esonerato dalla responsabilità in questione, quando possa dimostrare che il suo organo amministrativo abbia approvato un adeguato modello di organizzazione, gestione e controllo delle attività a rischio di reato e che il modello è stato sottoposto a periodica verifica da parte di un organismo interno, dotato di autonomi poteri e specificamente preposto a tale attività.

Le componenti del sistema di prevenzione costruito con il modello organizzativo devono prevedere  anche: un codice etico; un sistema organizzativo formalizzato e chiaro comprendente procedure documentate che definiscano i punti critici di controllo; comunicazioni interne ed esterne e formazione del personale; controlli e sistema disciplinare.

Guidi & Partners Srl ritiene di essere qualificata per svolgere l’incarico di dotare la Vostra struttura del modello 231/2001 sia per le numerose esperienze fatte nella definizione e aggiornamento di modelli organizzativi ai sensi del suddetto D.Lgs., sia per le importanti competenze conseguite negli incarichi di presidente / membro di organismi di vigilanza. Il nostro approccio fornisce le modalità operative per evitare d’incorrere nei reati previsti dal decreto, risultando quindi essere più concreto ed attuabile rispetto ad altri con cui abbiamo avuto modo di confrontarci sul mercato.

Avv. Lisa Agati, Studio Legale Agati, Bologna

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